Lingua a carta geografica

 

La lingua a carta geografica o glossite migrante benigna si osserva nel 2-3% della popola-zione generale, preferisce il sesso femminile e, pur essendo più comune nell’adulto, costitusce una delle più frequenti patologie del cavo orale dei bambini. Si presenta con aree rosse, irregolari, singole o multiple, talora circondate da un cercine biancastro, aree dovute all’atrofia delle papille, ovvero all’atrofia di quelle minuscole protrusioni che normalmente ricoprono la superficie della lingua. Queste aree tendono, caratteristicamente, a ingrandirsi, rimpicciolirsi, regredire, per poi ricomparire, in pochi giorni o settimane, magari in altre aree, dando l’impressione di migrare o muoversi sulla lingua. Le lesioni nella maggior parte dei pazienti sono asintomatiche mentre in altri causano bruciori o irritazione per lo più in coincidenza dell’assunzione di cibi acidi, piccanti, caldi o molto salati. Il termine “a carta geografica” è stato imposto dal fatto che il quadro ha l’aspetto di una mappa.

La causa della lingua a carta geografica non è nota ma si sa che non è infettiva e neanche contagiosa e pertanto non trasmissibile ad un altro individuo. Spesso presente in più persone all’interno della stessa famiglia, la lingua a carta geografica può associarsi a psoriasi, diabete mellito, malattia celiaca, anemia sideropenica, dermatite atopica. Si può associare inoltre, e ciò capita in circa il 50% dei pazienti, alla lingua fissurata.

Nella maggior parte dei casi non è necessaria una terapia. In presenza di una sintomatologia più o meno dolorosa, tuttavia, per ridurre i disturbi soggettivi, è bene evitare l’alcool, i cibi caldi, quelli molti salati, arance, limoni, pompelmi, pomodori, ananas, melanzane, pepe e peperoncini piccanti. Gli sciacqui orali con un collutorio disinfettante sono sempre utili. E’ estremamente importante, inoltre, laddove ce ne fosse bisogno, rassicurare il paziente sul fatto che la condizione è assolutamente benigna.