Salmon patch

 

Erroneamente chiamata dai “non addetti ai lavori” angioma o voglia, la salmon patch è una chiazza piatta, color rosa o salmone, che si riscontra nel 40% dei neonati. Dovuta ad una transitoria dilatazione delle venule post-capillari, si riscontra comunemente in sedi caratteristiche: nuca, naso, glabella, palpebre superiori. Si tratta di una lesione benigna che risolve spontaneamente quasi sempre in alcuni mesi. Fanno eccezione le chiazze nucali che in un caso su due persistono fino all’età adulta e le chiazze glabellari che, ancor più di rado, sono ancora evidenti nell’adolescenza, per lo più quando il bambino piange.

La salmon patch non va confusa con il raro nevo flammeo o port wine stain ovvero con una lesione anch’essa piatta e presente alla nascita, ma il cui colore è rosso, la localizzazione è prevalentemente laterale [per lo più il viso], la frequenza decisamente più bassa [0.3% dei neonati] e il decorso diverso. Sibbene alcuni nevi flammei [in passato chiamati angiomi piani] possono sbiadire nel tempo, la maggior parte, infatti, a differenza delle salmon patch, rimangono invariati o addirittura tendono ad ispessirsi negli anni, assumendo un colore vinoso ed una superficie irregolare.

Il nevo flammeo, che è un addensamento dermico di venule post-capillari abnormemente e permanentemente dilatati, a differenza della salmon patch [che ripeto è una lesione benigna!] può talora associarsi ad analoghe malformazioni dei sottostanti vasi, ovvero far parte di quadri clinici impegnativi come la sindrome di Sturge-Weber o quella di Klippel-Trenaunay.