Pseudoangiomatosi eruttiva

 

Descritta per la prima volta nel 1969 dal pediatra americano James Donald Cherry e così denominata nel 1993 dal dermatologo americano Neil Prose, la pseudoangiomatosi eruttiva è una rara malattia esantematica, benigna, asintomatica, autorisolutiva, caratterizzata dall’improvvisa insorgenza di piccole macule e papule eritematose, di aspetto angiomatoide. Pur potendo colpire gli adulti, la pseudoangiomatosi eruttiva predilige i bambini, a partire dai primi anni di vita. L’etiologia è ignota, ma l’origine virale [virus ECHO, prima di tutto, Parvovirus B19, ecc.] è assai probabile.

Il quadro clinico è caratterizzato dalla improvvisa comparsa, solitamente nel volgere di poche ore, di macule e papule, rotondeggianti o puntiformi, di colore rosso scuro, di 1-3 mm di diametro, asintomatiche e di aspetto angiomatoide. Le lesioni, generalmente circondate da un alone chiaro [vasocostrizione periferica], si localizzano elettivamente sul volto e sugli arti, soprattutto quelli superiori; scompaiono, temporaneamente alla digitopressione, definitivamente, in maniera spontanea, dopo qualche giorno o poche settimane, senza lasciare esiti apprezzabili.

L’esame istopatologico mostra vasi dilatati con un endotelio rigonfio ed uno scarso infiltrato linfocitario perivascolare nel derma papillare o superficiale. Le principali diagnosi differenziali da considerare sono gli angiomi spider e i granulomi piogenici multipli: i primi non insorgono in maniera eruttiva, i secondi sono di maggiori dimensioni, entrambi non risolvono spontaneamente. La terapia, per chi desidera intraprenderla, è sintomatica.