Pitiriasi lichenoide cronica

 

Così denominata nel 1899 dal dermatologo tedesco Fritz Juliusberg, la pitiriasi lichenoide cronica è stata, in realtà, descritta, per la prima volta, cinque anni prima, nel 1894, da un altro dermatologo tedesco, Joseph Jadassohn. Nota anche come parapsoriasi guttata [per l’aspetto assai simile alla psoriasi guttata], insorge più comunemente negli  adolescenti e giovani adulti e mostra una certa predilezione per il sesso maschile.

L’etiopatogenesi è ignota, sibbene si ipotizzi una reazione cellulo-mediata verso antigeni diversi, in particolare di natura virale o batterica [Stafilococco aureo, Streptococco pyogenes, Mycoplasma pneumoniae, virus di Epstein-Barr, Parvovirus B19, Citomegalovirus, ecc.]

La pitiriasi lichenoide cronica è una dermatosi, non contagiosa e a risoluzione spontanea, caratterizzata da papule, di pochi millimetri di diametro, non pruriginose, a superficie liscia e colore rosa, che con il passare dei giorni si allargano, si appiattiscono, assumono un colore bruno-rossastro e si ricoprono di una piccola squama “ad ostia” adesa centralmente che si stacca con facilità. Le papule, che talora possono avere un aspetto purpurico, emorragico, compaiono prevalentemente al tronco e agli arti, vanno in remissione in 3-6 settimane e lasciano un esito ipercromico [scuro] o ipocromico [chiaro]. Prima che spariscano, tuttavia, ne compaiono delle altre, per cui è classica la coesistenza di papule in vario stadio evolutivo. Le gittate papulose si susseguono per un periodo variabile da qualche mese a diversi anni [in media due], poi la malattia risolve spontaneamente anche se possono esserci delle gittate dopo un lungo periodo di remissione. Non c’è mai una compromissione delle condizioni generali.

La diagnosi è clinica ma deve essere confermata da un prelievo bioptico eseguito su una papula preferibilmente insorta da poco tempo. L’esame istopatologico rivela nell’epidermide una lieve acantosi; nel sottostante derma, un denso infiltrato infiammatorio composto prevalentemente da linfociti CD4. La diagnosi differenziale comprende la psoriasi guttata, l’entomodermatosi, il lichen planus, la pitiriasi rosea di Gibert e il sifiloderma papuloso.

In terapia, gli UVB a banda stretta [NB-UVB] costituiscono l’opzione migliore. Il trattamento con antibiotici per via orale [claritromicina, doxiciclina, azitromicina] per diverse settimane, ha mostrato un prolungato beneficio, a differenza dei corticosteroidi topici e/o sistemici che migliorano il quadro clinico solo temporaneamente. L’applicazione giornaliera di una buona crema idratante è sempre utile.