Paracheratosi pustolosa

 

Descritta per la prima volta nel 1931 dal dermatologo francese Raymond Sabouraud, la paracheratosi pustolosa è una sottodiagnosticata dermatosi cronica della cute periungueale che colpisce esclusivamente i bambini di età inferiore a 5 anni, per lo più di sesso femminile, e interessa spesso, ma non sempre, un solo dito [di solito il primo o il secondo della mano, più di rado del piede]. L’etiologia è ignota. Le lesioni sono di tipo eritemato-desquamativo, iniziano vicino all’estremità libera dell’unghia e si estendono successivamente nella cute periungueale circostante. Nelle prime fasi si possono osservare vescicole e pustole. La lamina ungueale si presenta ispessita, di colorito giallastro, e mostra frequentemente alterazioni di superficie quali depressioni cupoliformi [pitting], linee di Beau e talora onicomadesi. L’ipercheratosi subungueale non è comune ma quando è presente solleva la sovrastante lamina dando luogo ad una onicolisi. Dolore e prurito sono costantemente assenti.

La malattia, spesso confusa con la psoriasi, l’acrodermatite di Hallopeau, la dermatite atopica, l’eczema irritativo da contatto, la tinea unguium e la perionissi batterica o da Candida, ha un decorso cronico-recidivante, dura diversi mesi o pochi anni e risolve spontaneamente, senza esiti. Gli steroidi topici di bassa potenza sono utilizzati frequentemente ma gli emollienti costituiscono la modalità di trattamento raccomandata. Se il bambino ha l’abitudine di succhiare il dito, tale abitudine va interrotta.