Dermatite periorale

 

Si tratta di una comune eruzione cutanea che colpisce soprattutto le giovani donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni e si localizza caratteristicamente intorno alla bocca. Gli uomini e i bambini sono colpiti più di rado. La causa della dermatite periorale è sconosciuta. Alcuni la considerano una infezione da Fusobacterium, altri un’infestazione da Demodex folliculorum, una patologia da corticosteroidi alogenati topici, una dermatite da contatto irritativa da cosmetici, profumi, dentifrici al fluoro. Vista la buona risposta della patologia alla terapia antibiotica, l’ipotesi etiologica più accreditata è quella infettiva, suffragata fra l’altro dal frequente riscontro negli elementi pustolosi di bacilli fusiformi. La causa della dermatite periorale, in altri termini, sarebbe dovuta ai fusobatteri, che in presenza di prodotti per il make-up, steroidi topici, fatti irritativi, ecc, da comuni commensali del cavo orale acquisirebbero una capacità patogena.

Descritta per la prima volta nel 1956 dal dermatologo americano Henry Lewis, la malattia spesso esordisce a livello di un solco naso-labiale per poi estendersi all’altro solco, al labbro superiore, a quello inferiore e al mento. In tali sedi, su fondo eritematoso, si osservano papule monomorfe o papulo-pustole, di colorito da roseo a rosso, puntiformi, isolate, raggruppate o desquamate,  che recidivano continuamente. Tipicamente una sottile striscia di cute adiacente alla semimucosa delle labbra è indenne o è interessata molto poco. La fronte e le guance non sono mai colpite. L’eruzione talora è asintomatica, talaltra causa un lieve prurito o una modesta sensazione di bruciore. La gravità varia notevolmente da paziente a paziente e spazia da un interessamento della sola area periorale ad un coinvolgimento anche dell’area perinasale e perioculare. Nel caso in cui l’eruzione non è limitata alla sola zona tutt’intorno la bocca, si dovrà più correttamente parlare di dermatite periorifiziale.

Piccole papule-pustole eritematose che si localizzano intorno alla bocca, recidivano di continuo,  resistono ai comuni emollienti e interessano giovani donne, costituiscono forti indizi di dermatite periorale. Se poi la storia clinica ci informa che nelle stesse sedi sono stati applicati diversi cosmetici o creme steroidee, il sospetto viene enormemente incrementato. La diagnosi differenziale si pone principalmente con la rosacea che mostra un quadro più diffuso, eritematoso e angectasico; con l’acne giovanile che in più ha i comedoni, assenti nella dermatite periorale; con la dermatite irritativa da contatto che risolve completamente interrompendo il contatto con la sostanza che l’ha determinata. Se non curata, la dermatite periorale ha un decorso cronico [da diversi mesi a 10 o più anni] caratterizzato da fasi di peggioramento alternate a fasi di spontanea attenuazione.

Gli esami di laboratorio non sono utili.

Il metronidazolo topico, in monoterapia, è molto efficace nel trattamento delle forme più lievi. Nelle forme più gravi, in associazione al metronidazolo, è bene ricorrere, negli adulti, ad una tetraciclina per via orale per 6-8 settimane, nei bambini all’azitromicina, sempre per via orale, tre-sei cicli di tre giorni cadauno. I risultati non si osservano subito. La detersione deve essere molto delicata. L’esposizione ai raggi ultravioletti, naturali e artificiali, va evitata [peggiora notevolmente il quadro clinico!], mentre l’applicazione di qualsiasi cosmetico e anche dello steroide topico, se imprudentemente utilizzato, vanno immediatamente sospesi.