Cheratolisi esfoliativa

 

La cheratolisi esfoliativa, nota pure con il termine di disidrosi lamellosa sicca, è una comune patologia della cute caratterizzata da una desquamazione del palmo delle mani e, più di rado, della pianta dei piedi. Anche se di solito si osserva negli adolescenti durante i caldi mesi estivi, si manifesta pure nei bambini e, più di rado, in uomini e donne anziane all’inizio della primavera e in autunno. La causa è sconosciuta ma si pensa che i corneociti [le cellule dello strato più esterno dell’epidermide] si separino prematuramente l’uno dall’altro. Questa patologia compare più frequentemente in individui che hanno le mani sudate cioè in persone che soffrono di iperidrosi palmare.

La cheratolisi esfoliativa insorge con la comparsa sul palmo delle mani, ma anche sulle dita, di una o poche bolle piene d’aria [e non di liquido!] superficiali che rompendosi lasciano, centralmente un’area erosa, rossa e secca, e in periferia un collaretto desquamativo. Di solito il paziente non avverte dolore né prurito. La perdita dello strato più superficiale della cute lascia la stessa più vulnerabile agli insulti ambientali. In conseguenza di ciò, un prolungato contatto con acqua e detergenti va necessariamente evitato.

La diagnosi è esclusivamente clinica. L’esecuzione dei test allergologici costituisce una inutile pratica. La malattia talora viene confusa con la disidrosi, una variante eczematosa caratterizzata da vescicole palmari e/o plantari, pruriginose e piene di liquido, che si rompono con difficoltà.

La risoluzione della cheratolisi esfoliativa è spesso spontanea nel giro di poche settimane ma le recidive, soprattutto in estate, sono frequenti. Non si osservano esiti permanenti. L’utilizzo di steroidi topici non migliora il quadro clinico mentre possono essere utili le creme emollienti e una buona protezione da sostanze irritanti.