Iperplasia epiteliale focale di Heck

 

Si tratta di una rara malattia infettiva della mucosa orale, benigna e multifocale, causata da un virus, l’HPV [acronimo di Human Papilloma Virus], genotipo 13, e, meno spesso, dall’HPV 32. E’ nota anche come malattia di Heck, in omaggio al dr. Heck che per primo, nel 1961, la identificò in un paziente a Gallup, nella contea di Mc Kinley, nel New Mexico. L’iperplasia epiteliale focale interessa soprattutto i bambini ed è stata osservata in diversi Paesi sparsi nel mondo, Italia compresa, ma prevalentemente, tra gli indiani dell’America settentrionale, centrale e meridionale, e i loro discendenti.

Clinicamente si presenta con papule e placche multiple, piatte, asintomatiche di colore rosa, soffici, dalla superficie liscia o ruvida e di dimensioni comprese tra pochi millimetri e pochi centimetri. La sede è la mucosa orale: le guance, la lingua, le gengive, ma, soprattutto, il versante mucoso del labbro inferiore. Ai fini diagnostici è sufficiente la clinica; per la conferma, si può ricorrere all’esame istopatologico e alla PCR [acronimo di Polymerase Chain Reaction] su tessuto incluso in paraffina.

La terapia è inutile, in quanto dopo un decorso cronico, che in ogni caso è benigno, la malattia di Heck, quasi sempre, risolve in maniera spontanea. Per i casi resistenti e per soli fini estetici, papule e placche possono essere distrutte con il laser a C02 o con la crioterapia.